by
Christophe Ginter
(click on photos to enlarge image)
UNA FORCHETTA BORGOGNONA DATATA 1660
Durante una recente seduta d’asta ho avuto il piacere di
periziare questa forchetta prodotta nella città di AUTUN in
Borgogna intorno al 1660.
AUTUN
Autun, attualmente una cittadina di 16500
abitanti al centro della Borgogna (il capoluogo è
Digione), durante il XVII secolo era un’importante
sede vescovile.
Era proprio il vescovado il maggior committente di
argenteria, soprattutto di tipo religioso, per le
botteghe argentiere della città (mediamente ne
risultavano attive cinque).
Sin dal 1647 gli argentieri operanti ad Autun
facevano comunque capo a Digione per acquisire il
titolo di "maître orfèvre". Il numero di botteghe
operanti ad Autun rimase costante e diminuì solo nel
corso del XVIII secolo, sino a ridursi ad una sola
bottega in attività nel 1759.
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LA FORCHETTA E IL SUO PROPRIETARIO
L’uso della forchetta venne introdotto in Francia nel XVII
secolo. All’epoca la forchetta aveva tre rebbi e probabilmente
non veniva usata per portare il cibo alla bocca ma piuttosto per
prenderlo dal piatto di portata. La forchetta ha assunto il suo
aspetto attuale nel XVIII secolo quando un quarto rebbio è stato
aggiunto ai precedenti tre.
Questa forchetta è
completamente piatta e senza alcuna curvatura.
Vicino ai rebbi è presente una leggera spalletta,
che è invece assente nella spatola del manico.
L’originalità di questa forchetta è costituita
proprio dalla parte terminale del manico, che
presenta la cosiddetta forma "a naso di cane",
leggermente svasata ed inclinata verso l’alto
(vedi foto a lato)
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Terminale a forma di "naso di cane"
(a sinistra)
Rebbi in cattive condizioni
(a destra)
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Lo stemma nobiliare inciso sul manico è
contemporaneo alla fattura della forchetta e ne
indica l’appartenenza al verscovo della città.
Non c’è alcun elemento che possa far pensare che
facesse parte di un servizio composto da più di un
esemplare di forchetta. Al massimo si può supporre
che facesse parte di una coppia, composta da
forchetta e cucchiaio.
In questo caso il cucchiaio dovrebbe esser stato del
tipo " a coda di topo" (rat-tail).
(vedi foto fondo pagina)
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I PUNZONI DELLA FORCHETTA
I punzoni della forchetta sono ben incisi e conservati e
consentono di identificare facilmente:
- una B sotto una corona "fiorita", che identificava la
corporazione degli argentieri di AUTUN nel periodo compreso tra
il 1656 e il 1680. Questo punzone funge anche da garanzia della
bontà della lega d’argento;
- una P sopra uno stemma con le insegne della città di AUTUN che
viene comunemente identificato come "leone rampante di Borgogna
su sfondo oro con tre bande azzurre". Questo è il punzone usato
da Claude POMMIER, maestro argentiere dal 1660 e morto del 1680
(la vedova ha continuato l’attività della bottega sino al 1729).
NOTE
- a partire dal XVII secolo, la maggior parte degli
argentieri della Borgogna ha usato l’iniziale del proprio nome
sopra o sotto lo stemma con l’insegna della propria città.
Questa consuetudine è continuata sino alla rivoluzione francese
del 1789.
Sino ad ora il punzone di Claude POMMIER non era mai stato
documentato con un’immagine. Esso era stato solo oggetto di
descrizione, senza alcuna indicazione circa l’esatto
posizionamento della "P" (iniziale del nome dell’argentiere).
L’immagine qui riprodotta conferma le caratteristiche del
punzone e costituisce pertanto un’assoluta novità.
- il leone che compare nello stemma ha la forma araldica del
"leone rampante", … completamente eretto sulle sue zampe
posteriori!
- la forchetta non ha alcun altro punzone, mancando anche quello
di "charge" (presa in carico), usato in Francia dal 1672 dopo
l’introduzione da parte di Luigi XVI di una tassa sui lavori in
oro e argento.
I seguito a questa riforma l’esattore delle imposte ("fermier
général") provvedeva a marcare gli oggetti con un punzone
(successivamente anche con due) a comprova dell’avvenuto
pagamento della tassa. Il primo punzone è stato istituito a
AUTUN nel 1677 ed è una specie di P "coronata" all’interno di un
ovale. Essendone sprovvista, la forchetta è stata fatta prima di
questa data.
Si può pertanto supporre che la forchetta sia stata prodotta in
un periodo che va dal 1660 (data di inizio dell’autonoma
attività dell’argentiere) al 1677. L’intervallo temporale
potrebbe essere ulteriormente ridotto incrociando anche
informazioni relative allo stemma vescovile inciso sulla
forchetta (nell’ipotesi che il vescovo abbia assunto le sue
funzioni dopo il 1660).
- la forchetta è stata aggiudicata all’asta per 1275 euro. Il
prezzo di questo pezzo da museo sarebbe stato ben più alto se i
rebbi fossero stati in migliori condizioni.
DESCRIZIONE
- Lunghezza = 17 cm,
- Larghezza misurata al livello dei rebbi = 2 cm,
- Peso = 39 grammi.
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Cucchiaio con "coda di topo" sulla coppa
Autun, circa 1650
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