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ARGENTO ISPANO-AMERICANO: "TOPOS"
"Un grande cucchiaio con un lungo manico appuntito"
Questa è la definizione che ho sempre usato per uno strano cucchiaio che ho comprato al Mercatino
di San Maurizio a Venezia.
Scarse le notizie che Il venditore è stato in grado di fornirmi su questo oggetto: ... fatto nel
XVIII - XIX secolo ... proveniente dalla Francia.
Nella mia collezione ci sono numerosi oggetti strani o inconsueti, ma questo 'cucchiaio' è stato per diversi anni il
mio "punto di domanda" preferito.
Il cucchiaio proveniva indubbiamente dalla Francia. Aveva il 'cigno' usato dal 1893 per punzonare gli oggetti
venduti nelle aste pubbliche e di cui si ignorava il paese di provenienza..
L'oggetto era indubbiamente antico (XVIII o XIX secolo), ma la sua forma non corrispondeva a nessun altro
cucchiaio che avessi visto in precedenza.
Il manico appuntito poteva assomigliare a quello di un 'mote spoon' inglese del '700, ma era privo dei carattestici
fori nella parte concava.
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I 'mote spoon' erano usati per raccogliere le
foglie e i piccoli residui (mote) dalle tazze di té. I 'mote spoon' facevano normalmente parte
dei servizi da té del tardo '700. |
La coppa del cucchiaio era troppo larga (5,5 cm) e non adatta ad essere usata per mangiare, Anche
l'ipotesi 'cucchiaio da nozze' appariva poco verosimile.
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Cucchiaio da nozze in argento: Germania fine del XIX secolo
In cima al manico un personaggio (forse Cristoforo Colombo) con un'ancora ed un 'indiano'
(www.silvercollection.it) |
Questo cucchiaio continuava pertanto ad essere un irrisolto enigma.
Inaspettatamente, qualche tempo fa ho finalmente trovato la soluzione del 'mistero':
l'oggetto non è un cucchiaio ma un "TOPO", e cioè una lunga spilla usata dalla donne 'Cholas'
(popolazione indigena della Bolivia) per tener chiuso lo scialle del costume tradizionale.
Tre "topos" sono stati esposti nella mostra 'Trois siécles d'orfevrerie
Hispano-Américaine' tenuta a Parigi nel 1986. Nel catalogo della mostra Adolfo Luis Ribera (Accademia Nazionale di Belle Arti di
Buenos Aires) scrive:
..... originari del territorio dell'attuale Bolivia, i 'topos' (o 'tupo') sono, in lingua quichua, i lunghi spilloni
usate dalle donne indios (o 'cholas') per tener chiuso il loro scialle...
Le teste degli spilloni sono di grande interesse, con pietre semi-preziose o perle....
Qualche volta la testa dello spillone è lavorata a sbalzo, cesellata o con una parte concava simile
ad un cucchiaio.....
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TOPO (sinistra)
Bolivia, XIX secolo
argento cesellato
lungo 31,2 cm; larghezza massima 5,7 cm.
grande spillone con testa a forma di cucchiaio decorata a cesello con motivi floreali.
La parte mediana incisa con decorazioni e volute applicate ai lati
(Museo d'Arte Ispano-Americana - Buenos Aires)
TOPO (destra)
lungo 29,4 cm.; lerghezza massima 5,5 cm.
grande spillone con testa a forma di cucchiaio.
La parte mediana incisa con decorazioni e volute applicate ai lati
(www.silvercollection.it) |
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PAIO DI TOPOS (sinistra)
Alto Peru, XVIII secolo
arrgento sbalzato e cesellato
lungo 25,6 cm; largo 6 cm.
Testa a forma di mandorla, con bordo irregolare. Nella parte alta una conchiglia circondata da altre più piccole
uccelli e volute. Nella parte inferiore una figura umana (a testa in giù) e decorazioni floreali.
Nel mezzo una pietra di colore rosso.
(Museo d'Arte Ispano-Americana - Buenos Aires)
PAIO DI TOPOS (right)
Bolivia, XIX secolo
argento sbalzato, cesellato e applicazioni lavorate per fusione,
lungo 49 cm.; larghezza massima 12,7 cm.
Monogramma IM entro un cuore. Testa a forma di uovo con fiori e cuore in oro nel mezzo.
Decorazioni vegetali simmetriche con due pavoni (in alto), fiori e uccelli dal lungo collo
(in basso). Pietre semi-prezione rosse e bianche.
(Museo d'Arte Ispano-Americana - Buenos Aires) |
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monogramma IM ((Museo d'Arte Ispano-Americana - Buenos Aires)) |
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incisione a motivi floreali ((Museo d'Arte Ispano-Americana - Buenos Aires)) |
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Plaza de Recocijo di Potosi (1830, dipinto ad olio)
Potosi (ora in Bolivia, anticamente appartenente al Vice-Reame del Rio de La Plata).
La scoperta del minerale d'argento nel Cerro Rico portò alla fondazione della città
di Potosí nel 1545.
L'estrazione del minerale venne avviata su larga scala e la popolazione raggiunse quasi 200.000
abitanti, sino a diventare una delle più grandi e ricche città del Sud America. Nei primi anni dell'800
le lotte per l'indipendenza portarono molte distruzioni nella città ed il trasferimento di molte
persone e dei loro beni in Europa o in altre località.
Da allora la popolazione scese sino a ridursi a meno di 10.000 abitanti.
Nel 1825 le miniere di Cerro Rico erano quasi esaurite e l'economia di Potosi colpita in
maniera tale da non potersi più risollevare. |
BIBLIOGRAFIA
Trois siècles d'orfèvrerie Hispano-Américaine - Association Française d'Action Artistique. Paris, 1986
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